Che ci fa una yurta mongola sull’altopiano di Macereto? Chi abita quella tenda per nomadi ai piedi dei Sibillini? È la casa di un giovane allevatore che, nonostante i terremoti, ha deciso di non abbandonare i pascoli di famiglia sulle montagne di Visso. “Grazie a quella yurta, dove ha passato l’inverno del 2017 sotto metri di neve- così ha detto di lui lo scrittore e giornalista Paolo Rumiz- , è riuscito a non mollare le greggi e non interrompere una produzione ventennale di pecorino biologico profumato di elicriso e mentuccia”. Marco Scolastici è il nome di questo giovane allevatore che avremo il piacere di ospitare a Recanati per conoscere, attraverso il suo libro da poco pubblicato da Einaudi, la storia della sua famiglia, il rapporto con la montagna e la sua scelta di restare, nonostante tutto, nelle terre appenniniche, cercando -come lui stesso scrive- un modo nuovo di essere antico. L’iniziativa, patrocinata e sostenuta dal Comune di Recanati, è stata organizzata dall’associazione recanatese “e quindi il monte” in collaborazione con l’Istituto Storico di Macerata, l’università di Istruzione Permanente. L’incontro si inserisce in una ciclo di iniziative di solidarietà con i paesi dell’Appennino colpiti dal terremoto e di conoscenza del loro patrimonio storico-culturale e paesaggistico. L’incontro si svolgerà sabato 12 gennaio 2019 alle ore 17.15 presso Ass. AltraEco, Via campo dei Fiori (ingresso parco di Villa Colloredo)
Incontro con Marco Scolastici
